Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
80 |
Drago stassi à la guardia crudeltade.
Povero Amante io spero
Invan dunque d’haverlo, e ’l tento invano,
Che sol lece mirarlo di lontano.
MAD. XXIX.
Và pur core à colei,
C’hor avviva, hor ancide i pensier miei,
E dille quanto sopportiam’ dolore
Per la sua feritate;
E s’ella nega al tuo languir pietate
A me ritorna; e se ritrovi, ch’io
Sia giunto al fin del mesto viver mio,
Piangi l’aspra mia sorte,
E dì, che troppo amando io giunsi à morte.
MAD. XXX.
Madonna à prestar fede
Al mio sì lungo pianto:
Piangerete poi morto
Colui, che vivo invan chiede conforto,
Colui cui non porgeste unquà mercede.
Ma vano è ’l pentimento
Se de l’altrui tormento
Altri solo per morte al fin s’avede.
MADR. XXXI.
O bella Donna, e ria
Il Sol del tuo bel volto,
Perch’io |