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Nè credèa, ch’amante amato
Del suo stato
Sospirasse. hor da l’effetto
Da l’affetto provo, Amore,
Che ’l dolore
Segue sempre il tuo diletto.
Stringa pur l’amato collo,
Che satollo
Mai non fia quei, che ben ama;
Perche brama il bel celeste
Chiuso in queste
Membra, e ’nvan lo cerca, e brama.
O d’amor sorte infelice
Se non lice
Mai gioir. tue cure ponno
(Fero donno) scure, e chiare,
Dolci, amare
Torne dunque il cibo, e ’l sonno?
MADR. XX.
Dolce petto amoroso
De l’avido mio sguardo altero oggetto
Per questo caldo humore,
Ond’hor se’ rugiadoso
Poiche partir convien rendimi il core.
Nò nò. fia meglio, ch’io nel duol mi stempre
Pur che ’n sì degno albergo ei viva sempre.
MAD. XXI.
Ch’esser possan conformi
Di tanti affanni al tormentoso pondo?
D 2 Poiche |