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TAVOLA. 303

Al Sig. D. Giovanni de’ Medici.

Tù per proprio valor sì chiaro splendi  42 
Tirsi dolce mio ben se dal valore  47 
Tirsià a Filli dicea, Filli ben mio  59 
Trahendo i giorni in feri aspri lamenti.  114 

Sopra l’esser caduto il Sig. Giannettino Spinola in un fiume.

Trà quanti scopre il Sol co’ raggi ardenti.  140 

Al Sig. Carlo Cremona.

Trar da le occulte vie de l’ima terra.  159 

Alla Sig. D. Marfisa d’Este.

V

Vago di preda un pescator sedèa  114 
Voi cui l’ardor d’amor, l’ardor degli anni.  211 


Il fine della Tavola de’ Sonetti.


TA-