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Che ’l vero amor non con incanti, od herbe,
Ma con beltà, ma con vertù s’acquista.
AMARANTA EGLOGA IIII.
Argomento.
Uranio Pastore innamorato d’Amaranta non potendo più sopportar l’estrema sua passione, procura disacerbarla parlando; e quasi fosse presente alla sua Ninfa le narra tutto quello, che può moverla ad amare; ma perche stima, che la ricchezza debba poter più in lei, che l’altre cose, particolarmente si fonda sù quella; e sapendo quanto la Donna per natura sia vaga delle pompe, e delle grandezze le offerisce l’habitar alla Città con quei maggior commodi, & honori, che sian possibili haversi.
Uranio Pastore.
S
Otto un frondoso alloro Uranio volto al Ciel così dicèa
Fatta la fronte sua fonte di pianto.
E forza pur dolce Amaranta, ch’io
E ’l dolor, e l’affanno
Essali fuor con queste
Voci languide, e meste.
Forse quest’aure amiche
Del mio dolor messagge
Ti porteran sù l’ali i miei lamenti;
E se non se’ viè più, che ghiaccio fredda
Forse qualche scintilla
De la mia fiamma ardente
Temprerà il ghiaccio, onde fai scudo al core.
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