Qual tù fossero tutte
Le Ninfe, il Mondo in breve
Di selvaggi animali
Albergo si farebbe,
E spaventoso, e vile.
Ama.Sia prima de le Fere il Mondo albergo
Ch’albergo sia ’l mio core
De la fera pestifera d’Amore.
Selv.Grand’Amor in gran core opra gran cose.
Amarilli crudele
Sè per la tua fierezza
Al duol commetter deggio
La dolente mia vita,
Commetterolla ancora
Al furto, a la rapina,
E disperato furioso Amante
Involerò per forza
Quel, che ’n dono conceder non mi vuoi.
S’emulo tù m’hai fatto
Dei boschi, de le rupi, e de le grotte,
Gli habitator di questi alpestri, e ’ncolti
Luoghi imitar vogl’io;
In questi albergan sempre
Fauni lascivi, e Satiri bicorni,
Che sbandita pietà predando vanno
Ciò, che più loro aggrada.
Dunqu’anch’io rapirò crudele, e fiero;
Nè la bellezza, ò ’l pianto,
O le lusinghe, ò i preghi, ò le querele
Arme sol de la Donna
Mi faran men feroce.
Saprò ben io spiar tutti gli aguàti