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DAMONE EGLOGA I.


Argomento.


Mentre, che la Greggia di Damone và pascendo; & egli tessendo canestri discorre da sè la vita felice de’ Pastori dannando la cittadinesca, e loda la pastoral sua Fortuna, nell’età dell’oro somigliandola.


Damone Pastore.


P
Ascèa del buon Damone

La fortunata Greggia;
     Ed ei lieto, e contento
     Di sua sorte beàto
     Così dicèa del suo tranquillo stato.
Pascete Pecorelle
     La verde herbetta, ch’io
     lntesserò fra tanto
     Di molli giunchi un picciolo canestro
     Pascete, satellate,
     E cozzando scherzate,
     Ch’io mi pasco, e gioisco solo in questa
     Sorte, che ’l Ciel m’hà data.
     Felice Povertà, vita beata.
A mio piacer me n’ vò securo errando
     A le fere, à gli augelli
     In vari astuti modi
     Tessendo inganni, e frodi.
     Talhora stanco in mezo
     Giaccio d’un prato al rezo d’una pianta;


E la