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Mi lagno, e piango, e grido
Giamai non m’ode quest’Arcier infido.
Cieco dunque non è, ma sordo Amore;
Ch’à ferir sempre vede,
E mai non ode al dimandar mercede.
MAD. XCIX.
Sogno? deh non partire,
Poiche dolce consoli
L’amaro, ed angoscioso mio martire.
Se pietosa tù sol Madonna fai
Del mio lungo languire
Cortese ingannator, perche te n’ vai?
Ben è ver, che ’l contento
D’Amor fugge qual nube innanzi al vento.
MAD. C
La mia bella nemica
Senza, ch’io ’l dica il mio dolor’ accolto;
Pur ode i miei sospiri,
Vede pur del mio cor la piaga antica,
Vede il pianto, e i martiri;
Nè la move à pietà de la mia sorte
Pianto, piaga, sospir, tormento, e morte.
MADR. CI.
Donna bramate di saper à pieno,
A vetro mentitor (ahi) non credete.
Vostro sguardo volgete
Al mio lacero seno;
Che le tante ferite, ond’egli è pieno
Son prove e vive, e chiare
De la beltà, che ’n voi sì rara appare.
MAD. |