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Peccato è dell’avversità cagione.
Dicesi bon chi bona fà finita.
Gran gente è dipartita,
Volendo essa in altrui, data misura20.

     Se ’l mal far fosse bene,
E lo vizio vertute
E ’l bestemmiar salute,
Fora d’ogn’ôm general nome, santo21:
Ma fare altro convene
Bene a genti credute
Che mostrarsi vestute,
Superbe essendo, di fuor d’umil manto.
Se di drappo color facesse hom bono,
O l’onesto sembiante, a l’umil dire22,
Non si porria ben dire23
Lo valor d’esso, e ’l comperar vie meno
Lo tignitor auria da dio gran dono24:
Et folle fora mettendo in oblire25
C’almen per suo vestire26,
Nonne tenesse per cent’anni a freno27.

     All’esser bon bisogna
Perfetta conoscenza
Et pura coscïenza
Et le virtù continovo operare
Levar da se menzogna,
Sofistica apparenza
Dar sovr’altrui sentenza.