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per cura del Conte Federigo Ubaldini, col Tesoretto, col Trattato delle virtù Morali attribuito al Re Roberto e con alcune Rime del Petrarca. Poi furono ristampate nel 1750. in Torino con una quinta nella stamperia Reale e si leggono pure impresse nel III. Vol. delle Rime antiche in Palermo 1817. per Giuseppe Assenzio. Il Gamba ci avverte che stava presso il cav. Bossi un Codicetto che conteneva appunto le venti Canzoni del Bonichi. Esiste pure in Roma nella Vaticana un Cod. segnato N. 3213 che ha diversi Sonetti del Bonichi ma nessuna delle venti Canzoni. Le Biblioteche Fiorentine sono ricche di Codici delle Poesie del Bonichi. La Laurenziana ne ha uno, la Magliabechiana cinque, e la Riccardiana altri cinque. Noi li abbiamo presi tutti ad esame e di contro al