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BINDO BONICHI IN UNA SUA MORALE.
Della felicità del cielo, e come quì in terrra
non è fermezza niuna
Per quattro tempi passa ogni creato:
Non ci ha fermezza nel terresto regno;
Chi va, chi vien, chi piange, e chi beato.
Tutte l’umane cose sono in moto
Dal riso estremo nel pianto malegno:
Felice è chi da Dio non sta rimoto.
E tu a me: Perchè questa fortuna,
Che ogni vertuoso pover vive,
E subito si perde ciò, che aduna;
E veggio genti sanza umanitate
Spogliate di vertuti intellettive,
Che tutte le ricchezze a lor son date?
Ed io a te: Or quì debbi sapere,
Che gran ricchezza non si può acquistare,
Ch’a Dio non spiaccia, quanto al mio parere
L’uom, ch’ha vertù, del servir si disdegna
Questi guadagni e questo accumolare,
Abbiendo l’alma di vertute degna.
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