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XI.
Sta ’l mercenai’ nella casa servente,
La mercenaia balia, ovver fancella;
Lo mercenai’ la sguarda, e parli bella,
Ella grosseggia, ma pur li consente.
Fassi il mogliazzo, onde ciascun si pente;
La dota è il saccone e la predella;
Va senza trombe la donna novella:
Ragiona, s’e’ esser tristo, ella dolente.
Se tostamente non si sente pregna,
Non ha pace, se non la mena a bagno;
L’un reca l’acqua, e l’altro spezza legna.
Fan poverini, e mancali il guadagno,
Non hanno tanto pan, che li sostegna,
L’uno odia l’altro, e sempre stanno in lagno.
E a tutti par che avvegna:
Onde perciò el non è maggior doglie
Al pover uomo, che aver presa moglie.