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IX.
Se fusse stato chi la campanella
Avesse al collo appiccata del gatto,
Buon fu ’l consiglio diè ’l sorco di ratto
Per Sicurtà di tutta lor buzzella1.
Quel sorco è l’uom che cotanto favella,
Che non vuol far, ma consiglia sia fatto,
Mentre aspettando, che fornisca il matto,
Giuoca di ver la luna e ver la stella.
Vorrei, che fusse licito ’l parlare:
Siccome tocca di pagar la imposta,
Ed a gabella fusse il mormorare.
E i gran parlier son quelli, a cui non costa;
Mormorano del fatto e dell’a fare:
D’erbe è la torta, e gialla n’è la crosta.
- ↑ Buzzella, se non fu scorso del menante, è voce sconosciuta, la quale sembra stare in significanza di schiatta, genìa, o d’altro simile.