Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
202 |
VIII.
Guardimi Iddio dall’usurier santese,
E dall’artista iscritto in disciplina;
Di non scontrare in lunedì mattina
Il canta laude, ovver capo di mese.
Come dico, ch’i’ non venga alle prese
Collo speziale ch’ha la medicina,
Che scrive dramma balaustra fina,
Come venisse di lontan paese.
E ch’io non venga a man delli avvocati,
E spezialmente de’ procuratori,
Che ben si posson dir cani affamati.
E ch’io non caggia in ira de’ Signori,
E ch’io vegga l’ipocriti pagati,
Sicchè non pasca le foglie pe’ fiori.