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I.


     Fusse possibil di cambiar suo stato
L’un uom coll’altro, credo che a furore,
Ciascun credendo di dare il peggiore,
Sanza mezzan sare’ fatto mercato.

     Perde chi vende, e chi compra è ingannato,
Quel, che possedè il suo, ne va col flore,
Molte magagne van sotto colore,
Tal piagne in casa, che fuori ha cantato.

     Prendi qual più ti piace nella mente,
Che poi se ’l cerchi, tal vi trovi cosa,
Che del baratto ogni parte si pente.

     L’uom vede il testo, e non legge la chiosa:
Però passi ciascun co’ guai, che sente,
Ch’ogni cosa vermiglia non è rosa.