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XXVI.
Il mondo è frasca, e’ mondan son fraschieri:
La femmina è lacciuol sotto la frasca,
E col lacciuolo in man sembra che nasca;
Sì bene adesca ghiotti ed usurieri.
Talor caggion di que’ che son più fieri:
Non è vivanda, che sì ben li pasca;
Sempre ha di cibo tal piena la tasca,
Che amaro essendo, par dolce e leggieri.
Gola con la lussuria si conforma,
Ed avarizia fa lo terzo giuoco;
Questi tre lacci ne prendon gran torma.
Chi vi dimora sta in pontico loco;
S’egli è alcun, che gran tempo vi dorma,
Rimanvi l’orma, che ’l fuggir val poco.