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XIII.


     Il calzolai’ fa ’l suo figliuol barbiere,
Così ’l barbier fa ’l figliuol calzolaio,
Il mercatante fa ’l figliuol notaio,
Così ’l notaio fa ’l figliuol drappiere.

     Mal è contento ognun del suo mestiere;
Ciascun guadagnar pargli col cucchiaio,
L’altro gli par, che faccia collo staio:
Non ha l’uom sempre tutto quel, che chiere.

     Null’uomo al mondo si può contentare:
Chi star può fermo nel luogo fallace,
Ovver sicuro in tempestoso mare?

     Assai fa l’uom, se ben porta con pace
L’avversità, che gli convien passare,
Mentre che sta ’n questa ardente fornace.