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XI.


     Non creda alcun, quand’ode dir canaglia,
S’intenda sol del pover dispettato;
Che re e conti ed ogni scostumato
Scritto è nel libro con quella bruttaglia.

     Chi più ha di fiorin, più par, che vaglia,
Ond’è confuso il buon, ch’è in basso stato;
Che ’l cuoi’ del vaio per cimier portato
Sta, dove star dovria fracida paglia.

     Vedove e orfani son molto sicuri
Per lo giurar, che fanno i cavalieri,
Ma l’uscio suo serrar ciascun procuri.

     Benchè gli cavalier giurano a’ frieri
Di non toccar l’altrui, e viver puri,
Guai chi si fida in antichi guerrieri.