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NOTE


(1) A Benuccio Salimbeni attribuiscono più codici un sonetto, che C. Witte sull’autorità dell’unico Laurenziano 47. plut. 90 inf. ebbe dato in traduzione alemanna, siccome componimento dantesco, nel libro Dante Alighieri’s lyrische Gedichte, Leipzig, Brockhaus, 1842. Non essendo per nostro avviso a mettere in forse, che l’anzidetto sonetto pertenga al Salimbeni, atteso la concorde testimonianza di quattro codici (sono il Trivulziano 36, il Magliabechiano 40 plach. II, il Senese I. IX. 18, il Riccardiano 1088), prendiamo consiglio, portacisi la presente opportunità, di qui pubblicarlo al peculiar disegno di rendere a Cesare ciò ch’è di Cesare, e di tor di mezzo l’abbaglio, a cui si lasciò andare il dotto alemanno. Ed ecco i testi a penna, sui quali ordinammo la lezione:

Cod. 36 della Trivulziana, car. 48.
Cod. 40 plach. II dogli Strozziani nella Magliabechiana, car. 163.