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     Amor, del qual parliamo,
È una passïone
Che tollendo ragione
All’ôm, fa concupiscer cose vane
Perchè intimo pensiamo10
La delettazïone
È movente cagione
Ond’elleggem le inferme cose sane11.
Due son le cose, universal parlando12,
Che fanno l’ôm per tal modo follire13:
L’un’è che ’l sovvenire14
A quel che li bisogna preme poco15:
Fornito ciò e otioso stando
Lo cor che non può vacuo patire16,
Vuol diletto seguire
Onde ’l razïonal tralassa loco17.

     Chi cotal folle, saggio
Volesse ritornare
Leggiero il puo curare,
Se ’l pazïente vuol la medicina,
Tal tenendo vïaggio
Che ’l faccia digiunare
Et lo corpo affannare
Tanto che passi l’ardente ruina:
Poi li dia un siroppo a ber cotale
Che li ricordi danno ricevuto
E disnor sostenuto
Onde leggier non possa far vendetta.