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L’aver non molto dell’homo è amico
Se ’l possessor vive discretamente;
Ma se ha cupida mente
Cerca d’errar essendo in dritta via.

     Se l’uom vive a natura
La povertà s’assenta12,
Che natura contenta
Leggier vivanda e grosso vestimento.
Se d’opinïon cura,
Che a volere ôro consenta13
La povertà il tormenta,
Et quanto ha più maggior li dà tormento.
Quanto ’l signor’è di maggiore stato
Tanto più servi gli conviene avere
Et ciascun mantenere
Et conservar, acciò che se conservi.
Il Servo a una cosa è diputato
Et lo signor a molte provvedere.
Men vile è da tenere
L’uom servo d’un, che chi servo è de’ servi.

     Chi vuol viver morale
Non viva piagentèro;
Benigno, giusto e vero
Sia a ciascun familïar di pochi14,
Et siccome mortale15,
S’è posto in grado altero16,
Recordi che leggiero