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     Nulla cosa è si grande8
Che più virtù non vaglia:
Et io senza battaglia
Contra voler so’ di vertù sguernito9
Dala turba che spande10
Tanto error che travaglia,
Ovver, vedendo, abbaglia
Qual più è saggio, e di vertù compito.
Und’è ciascuno a tutti esser nimico
Senza aver ricevuta offensione?
Da ria disposizione,
Che regna nel superbo invidioso.
Et ciο guardando, so’ simile amico11
Per ciascun meritar di sua intenzione12,
Et per cotal cagione,
Vertù perdendo, so’ fatto vizioso13.

     All’hom ch’ha pura mente14
So’ fedel servidore15,
Ma di cotal signore
Molto ho cereatoFonte/commento: Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/262 e suo non trovo nome16.
Veggìo infinita gente
Parer angel di fuore17
Et han di lupi il core:
Ch’in lor forza perven ne sente il come18.
S’ogni falso hom bevesse acqua, non vino19
Quei ch’an le vigne farien tal guadagno
Che non si darien lagno
Se ’l vin si divietasse di Toscana