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CANZONE DUODECIMA
Che il popolo è danza ragione: onde
si dee fuggire il dimorare
in piazza1.
Chi tolle altrui thesoro
Contra sua volontate
Ben crede vanitate
Se pensa da cui tolle essere amato
Qual cherco scorda coro
Quand’è solennitate:
Vive in semplicitate
Se crede suo cantar esser pregiato.
Quanto la cosa, ch’è tolta, più vale2
Tanto più forte chi la perde sdegna3,
Tuttor che si convegna
Talor passar leggier la cosa grave4.
Chi vuol grazia acquistar facendo male
Non già come minor tra’ folli regna5.
Male ascolariFonte/commento: Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/262 insegna6
Chi d’altrniFonte/commento: Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/262 vede busco, e sua non trave7.
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