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i - bonagiunta orbicciani | 81 |
IV
Chi ha la fortuna favorevole non si rallegri troppo.
Qual omo è su la rota per ventura
non si ralegri perché sia inalzato,
che, quanto piò si mostra chiara e pura,
alor si gira ed hallo disbasato.
E nullo prato ha si fresca verdura,
che gli suoi fiori non cangino istato;
e questo saccio ch’avien per natura:
più grave cade chi più è montato.
No se dev’omo troppo ralegrare
di gran grandeza né tener ispene,
che gli è gran doglia alegressa fallire.
Anzi si deve molto umiliare,
non far soperchio perch’agia gran bene,
che ogna monte a valle de’ venire.
V
Non basta cominciare bene: perseverare bisogna.
Omo, ch’è sagio ne lo cominciare,
molto gran bene ne gli può seguire;
acciò che saccia ben perseverare,
chi ben comincia dovria ben fenire.
Non vale incominciar senza durare,
né guadagnare sanza ritenire:
agio veduto om molt’aquistare
in poco tempo tutto impoverire.
Per me lo dico, a cui è do venuto
ch’agio perduto, per ma’ ritenere,
quel ch’aquistai in picolo termino.
Lasso taupin, non vai se son pentuto;
chi vói durare de’ misura avere
e atenenza di bon senno e fino.