5Donna, vostre belleze,
ch’avete col bel viso,
mi fan d’amor cantare.
Tante avete adorneze,
gioco, solazo e riso,
IO che siete fior d’amare.
Non si poria trovare
né donna, né donzella
tanto bella — che con voi pareggiasse,
chi lo mondo cercasse — quant’el dura. 15Dura ’l meo core ardore
d’uno foco amoroso,
che per voi, bella, sento.
Tanto mi dà sprendore
vostro viso gioioso, 20che m’adasta il talento.
S’eo languisco e tormento
tutto in gio’ lo mi conto,
aspettando quel ponto — ch’eo disio
di ciò ch’io — credo in voi, gentil criatura. 25Maritate e pulzelle
di voi so’ ’nnamorate,
pur guardandovi mente.
Gigli e rose novelle
vostro viso aportate 30si smirato e lucente.
Ed eo similemente
’nnamorato son di vue
assai più che non fue — Tristan d’Isolda:
meo cor non solda — se non vostr’altura.