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62 ii - i rimatori lucchesi

5unde si move dono,
che merita l’amore.
Ed io n’agio lo core — così temente
per voi, che ’nfra la gente
siete comò diamante precioso,
IO fra l’altre gieme tanto grazioso.
Si graziosa appare
a la mia percepenza
la gio’, che ’l core spera,
deo considerare
15con senno e con piacenza
si com’eo l’agia intera,
e no lassar maniera — che sia laudata
per me, ch’è straniata.
Si fort’è l’amoroso intendimento
20ch’eo noi pozo celar com’eo lo sento.
Sentomi si gioioso
quando mi penso bene
la gio’, ch’eo degio avere,
vivonde coragioso
25eh ’a lo core mi véne
un si fero volere,
che mi tolle ’l savere — e l’entendanza;
cotant’è l’abondanza
de l’amoroso foco, che m’incende,
30memorando l’alta gio’, che ’l core atende.
Atendo di compire,
e vado sogiornando
in questo mio viagio;
e s’eo per tosto gire
35potesse, come stando,
compier lo meo coragio,
farea questo passagio — in tal manera,
che falcon di rivera
apena credo ch’avanti mi gisse
40per fin che ’l meo viagio si compisse.