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60 | ii - i rimatori lucchesi |
di caunoscenza non è dubitato
15che nasce per fin senno ed è provato.
Da senno ven largheza, e cortesia
oblia — torto, orgoglio e scaunoscenza
e tutt’altra fallenza,
ciie per rasion potesse dispiacere.
20E chi ben fa non usa villania,
né follia — comporta sofferenza;
ed è matta credenza
che l’un coli ’altro possa sofferére,
però che son diversi di valere;
25che l’un vai pregio, unde s’aquista amore,
e l’altro disamore.
Però lian diversitate
e contrarietate;
che l’un contrar’per l’altro si disvia,
30come per morte vita tuttavia.
VIII
Lodi dell'amore: prega madonna che lo voglia amare.
Uno giorno aventuroso,
pensando in la mia mente
com’amor m’avea inalzato,
i’ stava com’om dottoso,
da che meritatamente
non serve a chi l’ha onorato.
Però volsi cantare
lo certo affinamento,
perché l’amor più flore
e luce e sta ’n vigore
di tutto piacimento,
gioia tene in talento
e fa ogn’atro presio sormontare.