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52 | ii - i rimatori lucchesi |
bellesse di si gran divizione,
corno l’oscuro in verso la lumera.
25Cosi la disiansa
verrà compita, e non sera smarruto
lo mio acquistar per folle pensamento,
che la dismizuransa
(ed ha lo core tanto combatuto)
30non mi darà gravozo movimento.
E se la gioia non torna guerrera,
faraggio ricca la mia intensione
e tutto tempo giammai non partire:
cosi sensa fallire
35seraggio fòre de la condissione,
ch’a li amadori è forte crudera.
Ed è la sua plagensa forte e fera
-di gran guiza, che fra la pensagione
ne nasce erransa e falla dismarrire,
40vedendola partire,
e me medesmo dà per istagione
una semblansa, che mi pare spera.
III
Sulla natura dell'onore e del piacere.
Similemente onore
comò ’l piacere,
al meo parere,
s’acquista e si mantene;
5e ambur hano un core
e un volere,
comò savere
a li bon si convene.
Donqua dirà l’on: — Come
10amburo han più d’un nome,