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PARTE

DESCRIZIONE

DEL

III

PROGETTO

DISPOSIZIONI GENERALI.

AMPIEZZA E NATURA DEL TERRENO.

Tutto l’edifizio si estende sopra un’area rettangolare con un lato adiacente al viale di Stupinigi lungo m. 450 e con una profondità di m. 300 normalmente alla direzione del viale medesimo formata quasi intieramente dal terreno circostante al caseggiato della «Cascina Medico» proprietà dell’Ospizio, e da alcune porzioni di terreno acquistate dalle proprietà limitrofe. La località dista un chilometro circa dalla cinta daziaria, Barriera di Stupinigi, il suolo è pianeggiante con leggero declivio dal nord al sud, lo strato agrario molto fertile posa sopra il banco alluvionale di ghiaia mista a sabbia e ciottoli caratteristico della sponda sinistra del Po; la località è sparsa di cascinali grandi per la coltura di grossi tenimenti a prati adacquatorii, alternati con caseggiati piccoli devoluti alla coltura di piccole proprietà tenute quasi esclusivamente ad orti che s’intermezzano alle proprietà maggiori.

RIPARTO DE RICOVERATI.

Un aggregato di corpi di fabbrica ( dall’I al IX) si estende sulla parte di detta area prospiciente il viale di Stupinigi, e serve più specialmente all’abitazione dei vecchi sani, alla sede degli uffici di Direzione ed Amministrazione ed alle abitazioni del personale impiegato e inserviente. Questa parte dell’edificio, che indicheremo col nome di riparto dei ricoverati, è quella della quale si procederà all’esecuzione immediata, ed è proporzionata in guisa che per ora può servire a tutta la famiglia odierna dei 1200 ricoverati tra sani e malati.

RIPARTO DELLE INFERMERIE.

Una serie di corpi di fabbrica isolati (dal X al XVII ), tra i quali vi è pure la camera mortuaria, si estende sulla parte rimanente del rettangolo, servirà alla abitazione dei vecchi ammalati e costituisce ciò che indicheremo col nome di riparto delle infermerie, di cui il progetto è tuttora in corso di studio, e se ne procederà all’esecuzione tosto che, compiuto il trasloco, l’assetto finanziario dello stabilimento permetta di portare la famiglia dei ricoverati a 2000 posti. Al più, prima che siano ultimati i lavori del riparto dei ricoverati, si eseguirà la camera mortuaria e una porzione delle infermerie coordinata al piano generale, da eseguirsi più tardi.