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PARTE L.

~ CENNI SULL’ORIGINE E SULLE VICENDE DEL R. OSPIZIO

marino dalle sue prime origini l’Ospizio di Carita ebbe per iscopo @impedire la mendicita viziosa oS e la storia delle sue vicende sarebbe un intreccio non interrotto della umanita e munificenza ee245 dei Sovrani di Casa Savoia colla fede e carith dei cittadini,

La sua fondazione devesi ripetere da S. A. R. il Principe Carlo Emanuele Hf che alli 2 aprile det 1628 lo apriva in un locale oltre Dora, gia abitazione dei pellegrini, che riconosciuto insalubre, l’Ospizio venne poco dopo traslocato nel sobborgo di Po nella casa dei padri del Beato Giovanni di Dio.

Rovinato quest’edificio nel 1630 dagli austriaci ivi accampati, le sorti di questa istituzione trascorsero varie attraverso la miseria e le pestilenze, fino a che venne riordinato con editto dallo stesso Carlo Emanuele If e venne nel 1650 installato in un grandioso casamento appigionato dai fratelli Tarino presso la ora abbattuta chiesa parrocchiale di S. Marco.

Cresciuto il numero dei poveri lo stesso Principe volle nel 1656 degnarsi di assistere alla posa delia prima pietra di un nuovo fabbricato appositamente eretto sul luogo dell’ abbattuto convento delle Monache Cappuccine.

Ma presto pure questo edificio fu insufficiente allo scopo e S. A. R. la Reggente Duchessa Maria Giovanna Battista nei 1679 gli assegnd per nuova sede la vigna di sua proprietd che era situata al di 14 del Po di rimpetto al Valentino e ivi rimase fintantoché ne! 1684, compiendosi Ja sesta traslocazione, venne dal Duca Vittorio Amedeo II trasferito nel sito ove presentemente si trova, isolato di S. Mau- rizio, via di Po, dove una volta era terreno aperto ¢ sito di delizia del Principe don Amedeo di Sa- voia marchese di S, Ramberto.

Mancano documenti precisi per fissare l’autore del progetto dell’ edifizio sede attuale dell’Ospizio; risulta perd che nel 1708 si faceva un ingrandimento del locale destinato per i ragazzi; che dal 1713 al 1716 si compi la trasformazione del fabbricato prospiciente la via di Po per averne maggior rendita come casa di civile abitazione; che dal 1732 al 1743 si aggiungevane le gallerie dei cortili ¢ si aprivano canali di salubritd e nettezza; che nel 1760 il Barone di Savigliano era occupato a costrurre lo scalone odierno e ad aggiungere due nuovi dormitori ed un locale ad uso di lanificio; che nel 1819 si edificarono