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francavano con danaro. Talora poi un Papa più clemente rivocava gli ordini dati da altro più ostile.

Giovanni XXII, per esempio, aveva perseguitato gli Ebrei, proibito il Talmud, e fattolo ardere in pubblico. Li protessero per contro Innocenzo VII e più ancora Martino V uscito dal patriziato romano. Confermò loro questi il privilegio di potere esercitare la medicina e prescrisse dovessero gli Ebrei in tutti gli stati della Chiesa andar esenti del tributo per le feste del carnovale, che da essi pure si riscuoteva. Se non chè il suo successore immediato Eugenio IV, Condolmieri, Veneziano ed ostile come furono quasi tutti i pontefici di origine veneta agli Ebrei popolo dedito ai traffici ed ai commerci, prese a perseguitarli aspramente. Loro vietò di commerciare, di abitare, di mangiare con i Cristiani, di prestare loro assistenza quali medici. Loro vietò di girare nella città, di costrurre nuove sinagoghe, di coprire qualsiasi ufficio publico; dichiarò nulla la testimonianza degli Ebrei in giudicio contro i Cristiani. Ordinò che dovessero pagare annualmente 1130 scudi alla camera capitolina, e contribuire con danaro ed altrimenti ai sollazzi del carnovale.

Era invalso poco a poco l’uso di valersi in modo indegno degli Ebrei per questi divertimenti del carnovale, che avevano luogo sulla piazza Navona, sul monte Testaccio, e nel corso. Non solo dovevano sottoporsi alla umiliazione di fornire una squadra di loro vecchi, i quali vestiti a foggia antica, dovevano precedere la cavalcata dei senatori quando aprivano il corso, ma dovevano esporsi all’onta di correre dessi pure. Paolo II, Veneziano, era stato il primo che per festeggiare l’anno 1468, anno di pace, aveva voluto dare ai Romani lo spettacolo delle corse dei cavalli, e che aveva fatto correre pure gli Ebrei. Rimane tuttora oggidì in uso nelle città d’Italia correre i così detti Pallii, i quali sono stoffe di panno o di seta finissime, che si danno in premio ai vincitori. Quando Paolo Papa diede quelle feste, corsero negli otto giorni del carnovale cavalli, asini, buffali, vecchi, giovani, ragazzi, ed Ebrei. Prima che