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scettro. Portava in dito un anello con uno smeraldo; a suo fianco stava la spada, ed aveva attorno al corpo una cintura in seta con fibbie d’argento; era calzato di stivali in seta, ricamati a colori, ed aveva speroni d’oro.

Disgraziatamente non pervenne a noi un ritratto propriamente autentico di quel gran principe; non abbiamo che quelli delle sue monete, e di un anello che lo storico Daniele fece incidere sulla scorta di una maschera in gesso di Federico. Gli abitanti di Capua avevano eretto sul ponte del volturno statue all’imperatore Federico, ed a suoi due consiglieri Taddeo di Sessa e Pier delle Vigne; la statua sola dell’imperatore rimane, però malconcia, imperocchè, secondo quanto narra Raumer, soldatesca sfrenata le ruppe le braccie ed i piedi, e ne cacciò perfino a terra il capo. Prima che fosse per tal guisa mutilata, Daniele ne aveva fatta prendere l’impronta della fisonomia, e sulla scorta di quella, incidere l’anello.

Quali possono essere le sensazioni provate oggidì da un Tedesco, davanti alla tomba di quel grande imperatore, in quella terra remota? Quali saranno ivi le sue idee, i suoi pensieri? Questa tomba risveglia grandi memorie; chi può accostarvisi senza sentirsi commuovere ad affetto, a venerazione? Altri principi proiettano ancora dopo vari secoli un’ombra cupa sul mondo; questo getta tuttora sull’Italia e sulla Germania un raggio di luce, il quale ancora non si è spento. Un grande impulso partì da lui, il quale si andò di poi allargando, e che fece sentire ancora per molti secoli la sua influenza, sebbene Federico sia parso soccombere nella lotta. Desso fu il primo a smovere ed indebolire il Papato, col quale contrastò a lungo; perì in questa lotta la stirpe germanica la più generosa, ma non senza frutto. Federico II fu percursore della riforma; prese a propugnare i diritti dell’umanità, della civiltà, della ragione, contrastati dalle barbarie feudale e sacerdotale del medio evo, la quale li aveva quasi soffocati. Desso diede a suoi popoli leggi, quali non avevano posseduto prima di lui, piene di saviezze e di umanità. Fu il primo a far ra-