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dai poeti siciliani contemporanei. Sur un fianco della chiesa scorgesi un’altra porta pure in bronzo, opera di Barisano da Trani.

L’interno del duomo è nobile, grandioso stupendo; non però di quei carattere sublime delle ampie cattedrali gotiche, dove l’animo si perde quasi nella idea dell’infinito, neppure di quella imponenza maestosa di S. Pietro, dove la magnificenza trionfante del Papato si impone ai sensi, neppure di quella maestà severa delle basiliche bizantine; qui la grandezza non è che moderata, e lo spazio abbastanza ambio ha carattere serio, temperato dalla grazia dell’arte. Gli archi graziosi a sesto acuto, i quali posano sopra nove colonne di granito orientale, danno belle proporzioni alla navata centrale, e lasciano penetrare e spaziare lo sguardo in quelle laterali. Il pavimento in marmi finissimi di vari colori, ed a disegni, lo splendore delle travi dorate, le pitture dei compartimenti del solaio, i mosaici, ed i rabeschi che coprono tutti gli archi e le pareti delle tre navate, tutto questo lusso di figure e d’oro, formano pure una vista bella, ed originale. Per il Dio dei paesi nordici, un tempio così brillante, e così gaio, non sarebbe forse troppo conveniente; ma per il Dio del mezzogiorno, pare molto adatto. È d’uopo entrare in questo tempio dalla splendida campagna di Monreale, ed anzi talvolta l’idea di chiesa scompare, e si riterebbe piuttosto trovarsi in un grande e magnifico palazzo.

Nella navata centrale, i mosaici cominciano propriamente sopra il piccolo architrave che posa sui capitelli delle colonne. La parete sopra queste è divisa in due parti da una cornice. Sulla parte inferiore vi sono rabeschi che seguono la forma degli archi, o nei campi fra l’uno e l’altro di questi, scene bibliche, rappresentate sopra fondo in oro. Nella parte superiore trovansi le finestre aperte nel centro degli archi, e gl’intervalli sono tutti quanti riempiti, dessi, pure da mosaici. Sotto al solaio precisamente, corre una larga fascia, ricoperta di rabeschi, con spazi circolari di quando in quando, nei quali stanno mezze