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porta dei Greci che si apre anzi in quello; il proprietario vi spese somme ragguardevoli, e l’opera non è ancora pienamente ultimata. All’esterno le finestre sono a doppio arco di sesto acuto, divise da una colonnetta torsa, e trovansi guernite di vetri colorati; le sale all’interno sono varie e ricche, particolarmente quelle centrali di gusto affatto arabo, le cui pareti sono rivestite di marmi, e di pietre dure, preziose queste e quelli, di vari colori, formanti disegni graziosissimi. La volta è arricchita di ornamenti fantastici, ed il pavimento in marmi di diversi colori a disegni, vale ad un tempo a dare una idea della ricchezza geologica dell’isola, imperocchè vi furono impiegati unicamente marmi siciliani. Non manca neppure il mormorio di una fontana, per dare la vera idea di un Alhambra. Altre stanze furono dal ricco marchese adatte nel gusto romano, e pompeiano, e rendono testimonianza dell’abilità dei Siciliani nella pittura a fresco, imperocchè tutte quelle imitazioni di pitture antiche, furono eseguite unicamente da artisti nati e vissuti nell’isola.

II.

Il periodo Normanno.

Due isole molto distanti l’una dall’altra, l’Inghilterra e la Sicilia furono ad un tempo stesso conquistate dalla razza ardita ed avventuriera dei Normanni, la quale dopo avervi brillato per poco, vi si spense. Tanto nell’una quanto nell’altr’isola venne introdotto il reggimento feudale, con baronie e maggioraschi, i quali durano oggidì tuttora; in entrambe le isole venne introdotta una costituzione aristocratica, la quale si sviluppò possente in Inghilterra, e di cui rimangono tuttora vestigia in Sicilia, dove andò perduta.