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Salimmo quindi alla villa Cembrano, casa di campagna di un ricco signore napoletano, la quale sorge tra le rose ed i leandri, sur un altipiano, di dove lo sguardo scende in mare. Questa villa è propriamente bella; e sovra tutto fissò la mia attenzione il pergolato, il quale forma un rettangolo attorno al magnifico giardino. Desso è sostenuto da pilastri bianchi, sui quali corre un tetto di verdi tralci, da cui pendono i grappoli in abbondanza; nel giardino poi, tenuto con molta cura, crescono i più bei fiori, e tutte le piante meridionali, nella vegetazione rigogliosa del mese di luglio. Sul margine poi dell’altipiano sorge un belvedere, circondato di statue, per dir vero orribili, le quali però in distanza producono buon effetto. Si gode di là la vista dell’ampiezza del mare, delle coste delle Calabrie colle cime de’ suoi monti coperti di neve, della imponente punta di Conca, e del bel capo d’Orso presso Maggiori, tutti di forme belle e severe. La è vista propriamente che compenserebbe fatica maggiore di quella che costa per goderla, ed è meglio ammirarla e tacere, che provarsi a farne la descrizione. Nel contemplare da quegli orti di Armida, tra le rose e le ortensie quel mare magico, nel quale si riflette l’azzurra tinta di un cielo limpidissimo, nasce il desiderio di poter volare. Io credo che a Dedalo ed Icaro venne vaghezza di potere spaziare per aria, in una bella sera d’estate sedendo sur un promontorio dell’isola di Creta, e che allora decisero provvedersi delle ali.
Salimmo più alto al convento di S. Antonio, ed anche questo collocato in amenissima posizione, è di stile interamente moresco, con archi spezzati e colonnette graziose. Arrivammo quindi all’antico Ravello, e ci trovammo tutto ad un tratto in una città moresca, con torri e case di stile affatto arabo. Dessa è fabbricata di tufo nero, e giace solitaria, tranquilla, abbandonata, quasi morta, sopra una verde pendice del monte. Si direbbe essere segregata da tutto il resto del mondo, non si vedono che alberi e roccìe, ed in qualche punto, il mare in lontananza. Nei giardini si scorgono alte torri nere, case di stile moresco, con