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nella quale stava un giovanetto vestito alla turca, il quale teneva in mano un fiore di granata. Dietro la barca era portato un grandioso legno da guerra, benissimo rappresentato, in mare, con un giovane a prova vestito da moro, il quale se ne stava fumando un sigaro, mentre sul ponte eravi la statua di S. Paolino, inginocchiata in atto di preghiera, davanti ad un altare.
Giunta poi ogni torre davanti alla cattedrale, cominciava uno strano spettacolo, imperocchè a suon di musica ognuna di quelle moli grandiose, cominciava a ballare. Precedeva i portatori, un uomo con un bastone, il quale batteva la misura, e le torri si ponevano in moto, seguendo quella. Il colosso oscillava, parendo ad ogni istante volere perdere l’equilibrio e cadere; tutte le ligure si muovevano, le bandiere sventolavano, ed era un colpo d’occhio singolare. Ogni torre cominciava ballare davanti al duomo, e poi ballavano tutte assieme, per ben cinque minuti. Tosto che ogni torre si era fermata davanti alla cattedrale, ed aveva preso il suo posto, una ventina di giovani e di uomini si disponevano in circolo intorno ad essa, tenendosi le mani in ispalla gli uni sopra gli altri, e cominciavano a ballare; intanto due ballerini facevano in mezzo a questi una danza particolare, finchè sopraggiunto un terzo lo sollevavano per aria, dove questi si dimenava con tutte le membra come un indemoniato; poco a poco prendeva a diventare pallido, e quasi colpito da vertigine cadeva a terra come morto, e gli altri continuavano a ballargli intorno in circolo; intanto il morto si rialzava sorridendo, ed a suon di nacchere, si metteva a ballare desso pure. Quelle danze strane ed originali, mi ricordarono il culto di Adone, ma non trovai nessuno che fosse in grado di darmi una spiegazione di quel ballo mistico. Vidi pure che davanti ad una torre a vece di ballare si facevano giuochi di forza, ed un uomo il quale salito in testa ad un altro vi faceva le sue prodezze, e perfino il grosso legno da guerra ballò desso pure. In alcuni momenti suonavano contemporaneamente le musiche di quattro di