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loro invece che salgono dai piedi del Vesuvio alla sua sommità, non ne scorgono mai la forma, non ne vedono che i campi coperti di lava e di cenere.

Ci portammo tre di noi sulla cresta affilata del Somma, fino alla punta più esteriore, dove si vede il monte a tre punte, inclinate verso il Vesuvio. A dritta ed a sinistra stanno gli antichi crateri spenti, nere cavità, frastagliate in ogni senso, e tutto all’interno trovasi il terreno cosparso di sassi rossi, e grigi, di massi di lava, eruttati dal volcano. Stando a metà del margine del Somma, lo si vede inclinato in forma piramidale, ed a semicircolo verso il Vesuvio, dal quale lo disgiunge un nero precipizio. Si ha davanti agli occhi il cono imponente del Vesuvio, coperto tutto di ceneri, dalla base alla estremità, di un colore tra il grigio ed il giallo, con strisce di tinta nera dove colò la lava; i margini del cratere sono di colore giallo cupo, circondati da una striscia bianca, e dallo interno si sprigionano leggieri vortici di fumo. Poco a poco lo spettatore si va rimettendo dalla prima impressione prodotta da quella vista imponente, ed allora non può a meno di osservare le linee armoniche, le belle forme di quel cono, e la varietà armoniosa pure delle sue tinte. Non ho visto spettacolo nessuno di natura, dove il severo ed il grazioso siano cotanto uniti, e dopo essere salito pure sull’Etna, posso dire essere questa connessione di aspetti tanto diversi, tutta particolare del Vesuvio. Desso è propriamente di una maestà tranquilla, quieta, malinconica; la tinta bruna od azzurra delle ceneri, si armonizza in modo stupendo colle belle forme del cono, e se si aggiunge a questo l’aspetto del mare, della pianura, dei monti circostanti, il tutto irradiato da uno splendido sole, sarà agevole imaginare quale deva essere la bellezza di quel colpo d’occhio, dal quale uno non sa staccarsi. Vedevamo le barche nel golfo, ed all’orizzonte le forme strane dell’isola di Capri. A sinistra scorgevamo la spiaggia di Castellamare, e la regione vitifera di Boschi Tre case, Boschi Reali, Scafati, e Lettera.