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La nuova strada deve essere fiancheggiata da case col carattere di ville con giardini, per corrispondere al gusto di coloro i quali cercano aria pura, verzura, quasi campagna in città. Sarà col tempo una delle strade più amene d’Europa. Allo svoltare di ogni collinetta, di ogni piccola valle, varia la vista della città sottoposta, del golfo, dei monti, delle isole, e non si sa dove meglio fissare lo sguarda, nella bellezza inarrivabile di quell’orizzonte, sull’anfiteatro della città, in quegli aranceti odorosi, in quei giardini splendenti di fiori, o su quei gruppi pittorici di pini, di palme, e di cipressi. Chi non si trovasse qui rapito d’incanto per le bellezze naturali, deve propriamente non avere il senzo del bello.

Si sale alla nuova strada dagli Studi, dove si trovano sempre asinelli che si possono prendere a nolo, ma io volli recarmi a piedi, e solo, per poterla percorrere a mio bell’agio, e fermarmi a mio piacere. Si presentarono successivamente al mio sguardo il Castel S. Elmo, le cui bianche mura sorgono sur un nero scoglio, attorniate di cactus, di aloe, di piante rampicanti; al basso; verdi giardini; roccie calcari di fronte ad una osteria quasi perduta nella ricca vegetazione di una vigna; una valletta popolati di limoni, di aranci, di tulipiferi, di mela granate, da cui salivano profumi i quali imbalsamavano l’atmosfera; un sobborgo popolato di fabbriche industriali; amene collinette ridenti, case di campagna; una gola ricca di cactus e di palme; poi tutto ad un tratto, a sinistra, comparvero la città, il golfo, l’isola di Capri, ed una foresta di pini ai piedi del Vesuvio, che si staccava sulla splendido azzurro del cielo, tinto in violaceo. Poi nuove roccie, nuovi giardini, nuove case di campagna. Una vera scena campestre, popolata da pastori i quali portavano le loro capre al pascolo, un convento animato da monaci, alte colline rivestite di pini. Chi potrebbe numerare e descrivere tutte quelle bellezze! Mare, cielo terra, tutto immerso nella splendida luce, ed un’aria purissima, olezzante di profumi, la quale ristora, ricrea!