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questi in città soltanto, ma ancora fuori di essa, presso Portici e Torre del Greco. La vista di quei disgraziati, in presenza particolarmente di una natura cotanto splendida, che esilara il cuore e l’anima, che tutta invita al piacere, è vista sommamente dolorosa.

Del resto non havvi in Napoli nessuna di quelle corporazioni sociale, le quali traggano a sè l’attenzione come a Roma; ed anche i preti ed i monaci, i quali sono numerosissimi, siccome avviene dovunque è facile la vita, ed agevole la vegetazione di piante parasite; vanno confusi nella folla, contribuendo a dare a questa aspetto di varietà. Potei osservare tanto in quella festa del Madonna del Mercato quanto in altre occasioni, come questo popolo, tutto volga a divertimento ad allegria. Non si va ad una festa per vedere le funzioni di chiesa, per ammirare le pompe del culto, vi si va per stare all’aria aperta, per gedere delle bellezze naturali, a cui tutta quella folla variopinta dà nuovo risalto. Vidi migliaia e migliaia di Napoletani alla festa del centenario della Madonna di Posilippo, e non ho assistito mai ad uno spettacolo più teatrale. La folla variopinta imgombrava la stupenda riviera di Chiaia la Villa Reale, la strada tutta quanta sino a Posilippe; era dovunque bandiere, arazzi, fiori; il golfo splendeva di luce; sei legni da guerra stavano ancorati nello spazio compreso fra Chiaia ed il porto, facendo continuamente fuoco dalle loro artiglierie. Il romore ed il chiasso erano indescrivibili. La processione poi non aveva carattere nè di dignità solonne, nè di vero splendore, per chi arrivava recentemente da Roma.

A Roma, anche le processioni le più meschine hanno un aspetto di bellezza artistica, ed è facile vedere che le arti hanno esercitato la loro benefica influenza anche nelle minime cose afferenti al culto, quali sono gli emblema, le allegorie, le imagini dei santi. Il senso del bello regna dovunque in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano, al Campidoglio, non tollerano l’eccesso del brutto, del barocco neanche nei santi. Il museo