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chiamando la sua attenzione sulla grande quantità di lumi che si erano accesi, per una festa alla Marinella. «Come è stupenda questa vista, dissi con quella dei lumi che fanno corona al porto!» — «È vero rispose quegli, è propriamente bella. Tale è il nostro popolo! Fa plauso a qualunque disposta gli porga una festa, uno spettacolo, una illuminazione. Come è mai possibile che questa folla ignorante, nutra idee serie?»

I Napoletani sono irritati ma ridono. Non havvi contrada al mondo, in cui l’esercizio del dispotismo sia tanto facile come in questa, imperocchè non è possibile annullare i tesori di questa splendida natura, ridurre a sterilità questo fertile suolo; sotto questo cielo ognuno può sempre muoversi liberamente, tutti quanti i sensi trovano sempre soddisfazione. La natura agguaglia tutto, non havvi sito dove sia più democratico che a Napoli. Chi potrebbe annullare questa magna charta della libertà? Trovai sempre sommamente caratteristico in Napoli lo spettacolo seguente. Nelle ore calde del pomeriggio, sotto il porticato di una fra le principali chiese, quella di S. Francesco di Paola, propriamente in faccia al palazzo reale, si vedono centinaia di lazzaroni sdraiati che dormono, i quali sucidi e senciosi, non servono per certo di decorazione a quell’opera architettonica. Mi facevano pensare a quegli altri lazzaroni dell’antica Roma, i quali facevano dessi pure la siesta sotto il portico di Augusto e di Pompeo, se non che quali tenevano in tasca le tessere per la distribuzione del grano, e questi non l’hanno. In qualunque altra capitale d’Europa, la pulizia caccerebbe via tutti quei dormienti dal portico di una chiesa, alla vista del palazzo reale. Qui dormono a loro bell’agio, e li stanno contemplando, come la cosa più naturale del mondo: le sentinelle che passeggiano sbadatamente su e giù, presso le statue equestri di Carlo III e di Ferdinando I.

Questa piazza reale, vicinissima al mare, di cui non gode però la vista. toltale del palazzo reale che le sorge di fronte; stupendamente selciata da poter servire di sala