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settembre 1177. Una voce sclamò: «Benedetto, dammi ascolto, imperocchè io sono Gesù Cristo!» Il ragazzo spaventato rispose. «Dove sei o signore e che cosa domandi da me!» — «Non avere paura, lascia pure pascolare le tue pecore, scendi al Rodano, e fabbricavi sopra un ponte. — Signore io non so dove sia il Rodano, sono un povero ragazzo non ho che tre soldi in tasca, come vuoi che io possa costrurre un ponte su quel fiume. — » La voce replicò «Fa quanto ti ho detto, imperocchè io so dove e come dovrai costrurre il ponte.» Il piccolo pastore scese dal monte piangendo, ed incontrò un pellegrino che camminava appoggiato al suo bordone, il quale gli disse: «Figliuolo mio benedetto, seguimi al luogo dove dovrai costrurre il ponte.» Allorquando arrivarono al fiume, e che il ragazzo vidde le acque di questo ampie, rapide, profonde, prese a piangere più amaramente, se non che il pellegrino lo confortò, gli ordinò di salire in una barca, di scendere ad Avignone, di presentarsi al vescovo, e di partecipargli l’incarico che gli era stato affidato. Così fece Benedetto, e trovato il vescovo che stava predicando nella cattedrale gli disse franco e disinvolto. «Signor vescovo! Il signore mi ha qui mandato per costrurre un ponte sul Rodano.» L’ardito ragazzo venne tosto arrestato, e fu condotto davanti al vicario. Ripetè al giudice l’incarico che aveva avulo, e questi additandogli un grosso macigno che trovavasi nella corte, disse sorridendo a Benedetto, che avrebbe prestata fede alla sua missione, quando fosse riuscito a sollevare quel voluminoso sasso. Il ragazzo lo sollevò tosto, lo caricò sulle sue spalle, e lo portò fra gli applausi del popolo che gridava al miracolo, sulla riva del Rodano. In un momento raccolse cinque mille scudi d’oro, e si pose tosto mano alla costruzione del ponte.
Tale si è la leggenda relativa all’antico ponte di Avignone, ed io non voglio togliere a quella il suo carattere poetico, coll’aggiungervi i commentari che pretendono spiegarlo. La grande opera fu compiuta nel 1188, ma le bande catalane comminciarono a danneggiarla nel 1395 e