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il 2 agosto 1815, quando si vede quella popolazione rozza, e fanatica, si prova un vivo desiderio di partire al più preste da quella città. Oggidì tuttora la popolazione di Avignone è ritenuta superstiziosa, rozza, irritabile, ignorante, ed è possibile che questa contrada possa essere ancora teatro di brutti eccessi.
Non vogliamo però dimostrarsi ingrati verso una città rimarchevole, e trattenervici ancora alquanto. Ci rimane ancora a visitare l’antica cattedrale il S. Pietro di Avignone, che difatti quello di Roma potè per ben settanta anni portare invidia a questa chiesa piccola, nera, ed oscura, quale usurpatrice de’ suoi diritti secolari. Intanto i Papi si trovavarono in questo angolo del mondo, ridotti ad una semplice cappella, la quale sottraeva le pompe del culto, e gli atti della storia della Chiesa, agli sguardi della Cristianità.
Notre Dame des Doms, secondo la tradizione, venne fondata da S. Marta sorella di Lazzaro, imperocchè la pia donna sarebbe sbarcata, dopo la morte di Cristo, nella Camargue, avrebbe introdotto il Cristianesimo nella Provenza, e fabbricata la prima chiesa in Avignone, sulle rovine di un tempio d’Ercole. L’origine del resto di Notre Dame, non è conosciuta, ed il suo vanto di essere stata edificata da Carlomagno trovasi tutt’altro che fondato; solo è certo essere dessa chiesa molto antica, come si può riconoscere dalla sua porta principale, di stile prettamente romano, fiancheggiata da due colonne antiche d’ordine corinzio. Nell’interno è una semplice basilica a volta, ed a croce latina, la quale andò soggetta in vari tempi a parecchie modificazioni. Il vandalismo della rivoluzione, il quale ridusse a mucchio di rovine altre chiese della città, non risparmiò neppure questa. Rimane a soddisfazione dei dilettanti di antichità le così detta cappella di Carlomagno, ma andarono miseramente perduti i monumenti di vari Papi, ricordi preziosi dell’arte gotica nel secolo XIV. Furono ristabilite le tombe di Benedetto XII e quella più pregevole di Giovanni XXII, di gusto gotico,