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venza, il quale ebbe pure il nome di Borgogna Cisiuranica siccome quello che comprendeva molte parti dell’antica Borgogna, Provenza, Delfinato, un tratto della Savoia, Nizza, il Lionese, la Bressa e parte di Friburgo. Rimase separata la Borgogna Transiuranica fino al 933 nel quale anno i due regni furono riuniti, e formarono il novello regno di Arles. L’ultimo re di questo, Rodolfo III, chiamò nel 1032 a suoi eredi i re di Germania, i quali mantennero a lungo su quelle provincie, attualmente francesi, e più a lungo ancora sulla Svizzera, la supremazia politica.
Sebbene passasse allora la Provenza a far parte del regno di Borgogna, continuarono però a Governarla suoi conti nazionali, in qualità di vassalli del regno e dell’impero. Dall’anno 900 in poi, presero stanza in Arles e finirono per ridurre la loro signoria ereditaria pressochè indipendente, mentre sorgevano pure i conti nazionali nella Linguadoca, e vi fondavano la famiglia illustre dei conti Raimondo di Tolosa.
Avignone appartenne al regno di Arles, ma oltre i conti di Provenza, possedevano diritti pure sulla città quelli di Tolosa, e quelli ancora di Forcalquier, in guisa che, prima di diventare possessione dei Papi, ebbe per lungo spazio di tempo tre signori, stando inoltre, soggetta ancora all’imperatore di Germania, strana ed assurda combinazione, che solo il feudalismo, è l’intricato suo sistema di diritto pubblico possono spiegare.
Nell’epoca avventurata, in cui principiarono a svilupparsi ed a fiorire le libertà municipali, Avignone pure ottenne la propria autonomia, come la avevano ottenuta Marsiglia ed Arles. Furono governate da consoli, e da podestà, ad imitazione delle repubbliche italiane, con effettiva partecipazione del vescovo al reggimento municipale. Il grande imperatore Barbarossa, confermò nel 1137 gli statuti di Avignone, ed allora quella fiorente citta prese pure il nome di repubblica imperiale.
Poco tempo dopo fu coinvolta nella grande agitazione, nel grande rivolgimento che tolse il nome degli Albigesi.