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Ardea, a Nettuno, a Cisterna, a Terracina. Trovansi nel folto di essi vari spazi vuoti destinati a stanza dei numerosi armenti, e dove abitano i coltivatori, tali sono Conca, Campomorto, Campo-Leone, Torre del Felce, ed altri. Nell’interno, dove cessano i boschi, esistono vaste praterie, terreni coltivati, e discernevamo distintamente la via Appia ristabilita da Pio VI, la quale attraversa la Marittima. Vedevamo pure distintamente il grosso borgo di Cisterna, anticamente Tres Tabernæ, e Foro Appio, l’antico Forum Appium.

Nessuno mai, di quanti vi si accinsero, fu in grado di prosciugare le paludi pontine. Giulio Cesare al quale sorrideva ogni idea grandiosa vi pose mano, ma cessò di vivere prima di essere riuscito nella sua impresa. Gl’imperatori romani i quali profusero tesori in pubbliche costruzioni, non se ne diedero punto pensiero, e la è cosa singolare che il primo a riprendere quei lavori sia stato un conquistatore di Roma, un re barbaro, Teodorico il grande, il quale ristabilì la via Appia andata in rovina, e prosciugò parte delle paludi presso Terracina. Esistono tuttora in questa città due iscrizioni, le quali ricordano l’utile impresa di quel re dei Goti. Fra i Papi primo a ritentare la difficile opera fu l’energico Sisto V, in cui rivivevano gli spiriti magnanimi degli antichi Romani, e gli tenne dietro due secoli dopo Pio VI, il quale ristabilì ancora una volta l’antica via Appia, alla quale diede nome di Linea Pia; scavò a fianco di questa il grandioso canale; scavò altri canali minori, e ridusse a coltivazione parte delle paludi, acquistandosi per tal via titolo perenne alla gratitudine di quelle travagliate popolazioni.

Dalla rocca ciclopica di Norba, scendemmo a Ninfa, la quale si trova precisamente al disotto, dove già cominciano le puludi, o vi si arriva, o seguendo la comoda discesa tracciata in zig zag, ovvero cercando perpendicolarmente la propria strada sul ripido pendio del monte. Trovandoci noi a piedi, scegliemmo quest’ultima via saltellando di scoglio in scoglio, e facendo rotolare al basso i sassi.