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punge la curiosità, ed invita alla riflessione. Intanto un monaco agostiniano seduto davanti ad un piccolo tavolo vende le indulgenze, riceve le offerte per le messe, incassando con animo pienamente tranquillo il danaro di tutta quella povera gente.

Davanti alla chiesa stanno altri gruppi sulla nuda terra, ed arrivano di continuo novelle processioni di pellegrini. Si succedono le une alle altre di giorno, di notte, e nella notte particolarmente la quale precede immediatamente la festa, il canto incessante degli inni, che risuona nel silenzio di quelle ore, dà al paese un’impronta tutta mistica, la quale non è senza tristezza; e poco a poco v’invade una profonda malinconia. La potenza però del sentimento religioso che spinge tante migliaia di persone da paesi lontani ad uno stesso punto, ha qualcosa di solenne, di attraente, come qualunque manifestazione armonica dei sentimenti umani, anche nel dolore.

Le case del paese non bastano ad albergare tanta folla di persone. Si coricano nelle strade, nelle piazze, attorno alle fontane; si direbbe essere la fermata notturna di un intero popolo che emigra. Se non che, pare sia legge inesorabile di natura, che tuttavolta havvi radunanza numerosa di persone prenda a piovere; e qui pure tal legge non fallisce. Appena si sono i pellegrini adagiati alla meglio per passare la notte, comincia a piovere. Allora, fuga generale; confusione, grida continue, ognuno cerca ricovero sotto qualche sporgenza di edificio, sotto i tetti delle case. E quanti non sono fra quelli, i quali per miseria o per averne fatto voto, non hanno preso cibo di sorta alla sera. Venuto il mattino della festa, funzione solenne in chiesa, messe in grande quantità. Si vedono gioielli d’oro, statuette di santi, corone di rose: sulla porta del santuario sono esposte a centinaia piccole ampolline della grossezza tutt’al più di un dito, contenente olio delle lampade che ardono davanti all’imagine della Madonna. La gente si affolla a farne acquisto per un baiocco, quale rimedio sicuro contro ogni infermità. Nel pomeriggio havvi musica sulla