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nico delle compagnie, le quali arrivano le uno dopo le altre in città, e che per le strade anguste di questa, si portano alla chiesa. Giunti a questa, meta del loro viaggio, paiono tutte quelle persone avere dimenticata ogni stanchezza; le loro fisonomie si animano, e rivelano una vera esaltazione. Si precipitano in ginocchio davanti alla chiesa, reggendosi sul loro bordone con il loro fardello tuttora in testa, cantano ad alta voce le litanie, e si alzano sclamando Viva Maria! Salgono in ginocchio la gradinata della chiesa; e talvolta si scorgono donne le quali baciano i gradini o li leccano colla lingua, spettacolo nauseante, anche ricordando che Carlomagno salì desso pure in quella guisa i gradini di S. Pietro.

Non mancano pure di quando in quando scene di orrore; vidi un giorno un disgraziato, il quale si trascinava sul suolo a quattro gambe come una bestia; lo si portò nella chiesa entro una coperta, mentre urlava come un lupo. Mi dissero fosse difatti affetto da quella malattia, a cui nella campagna di Roma si dà nome di Lupomanaro. Vidi pure un’altra volta una donna, la quale stette a lungo davanti la cancellata della cappella, urlando di continuo, e mi dissero fosse indemoniata.

I pellegrini si trascinano di continuo sulle ginocchia per la navata laterale della chiesa, passando davanti alla cancellata, cantando, pregando, e gridando a tutta gola con entusiasmo Grazie Maria! e questo grido, ripetuto per ore ed ore, da tante e tante voci, non poteva a meno di produrre grande impressione.

Venuta le notte ardono le lampade e le candele; le ombre dei pellegrini disposti in vari gruppi si stendono sul pavimento della chiesa; altre compaiono illuminate dalla luce; altre si confondono in una magica oscurità. Si scorgono belle scene, imperocchè i pellegrini stanchi giacciono distesi in vari gruppi sul nudo pavimento, attorno alle colonne, sui gradini degli altari, davanti alla cappella, e la varietà dei loro costumi, la differenza dell’età, l’espressione delle loro fisionomie, formano un quadro vivente, il quale