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vero Eldorado per i suoi abitatori, ma vivendo a contatto di questi si trova non di rado l’uomo che soffre la fame, in questo paradiso di natura. Tutte queste frutta (per un baiocco si possono avere venti fichi, venti noci, e nelle buone annate per lo stesso prezzo un fiasco di vino) non bastano a nudrire il contadino, ed esso morrebbe di fame, se non avesse la farina del gran turco la quale forma l’unica base del suo nutrimento. L’origine di questo doloroso contrasto vuolsi ripetere dalle condizioni agrarie del paese. Anzi tutto è d’uopo sapere che ogni possessore di terra deve pagare al principe Colonna il tributo, equivalente circa alla quarta parte del reddito. L’antica peste dei latifondi si è quella la quale forma la miseria del popolo; sonvi per dir vero alcuni paesani i quali posseggono una vigna discreta, ma questa non basta per mantenere la famiglia. L’usura non ha limiti; anche ai più poveri prende il dieci per cento. La più piccola disgrazia, la menoma mancanza di raccolti come avviene da alcuni anni in qua, bastano ad indebitarlo. Se ottiene danaro o derrate a credito, gli interessi lo traggono in rovina; l’usuraio ingordo aspetta il momento in cui possa acquistare dal piccolo proprietario, stretto dalla fame, il suo fondo, per un prezzo derisorio. I baroni ed i conventi diventano ricchi; i contadini sono ridotti alla sorte di loro vassalli, di loro mezzadri. Ho avuto occaione di osservare più di una volta fatti di tal natura. Per lo più la vendita ha luogo a questo modo; il contadino indebitato comincia a vendere unicamente la terra, riservandosi le piante, gli alberi, sotto la cui denominazione sono comprese pure le viti; continua a coltivare queste, ed a godere della metà circa, talora anche di tre quarti del reddito. Se non che trascorso appena un anno, il contadino si presenta all’acquisitore, e gli offre di vendergli pure le piante, ed allora diventa mezzadro di questi, continua ad abitare il podere colla sua famiglia, a coltivarlo per conto del nuovo padrone, ricevendo in compenso una parte del prodotto; e non di rado non bastando questo a suo sostentamento, si va sempre più oberando di debiti.