Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/308


- 308 -

nella lettura di quello. Moringa, mio cane fedele, e compagno inseparabile di tutte le mie passeggiate, il quale possedeva un istinto particolare per iscoprire i più bei punti di vista, stava accovacciato a miei piedi, quando tutto ad un tratto prese ad abbaiare; alzai gli occhi, e vidi alla distanza di cinque o sei passi una donna piuttosto ben vestita, la quale mi stava contemplando, con aspetto di una certa paura.

«Buon uomo, mi disse, che cosa stai facendo colà?» Nella campagna di Roma, del pari che negli Abbruzzi si fa uso generale del tu, con tutte le persone. «Perchè me lo dimandi, brava donna?» diss’io «Perchè penso; diss’ella scrollando le spalle in atto di disprezzo; che non fai nulla di buono» e poi soggiunse dessa «la è cosa la quale non sta bene» Grandemente stupito domandai alla donna che cosa trovasse in me di riprovevole, e se non le fosse avvenuto mai, di vedere un uomo occupato a leggere un libro, «Può darsi rispose ella, ma ora ciò non sta bane, e chi sa poi che cosa prima.....» e con queste parole si allontanò, gettando ripetutamente sopra di me sguardi di timore, e di sospetto. Continuai a leggere, se non che presto mi alzai, pensando a quella strana apparizione. Alla sera poi narrai la cosa in casa. «Sapete, mi disse la mia albergatrice sorridendo; quella donna si è immaginata che voi eravate un fatucchiero, una specie di mago, e che col vostro libro in pergamena, stavate lanciando una maledizione sulla sua vigna» Risi di cuore al pensare di essere stato ritenuto per un mago, e di avere potuto tratta le maledizioni ai vigneti dalle vite dei Papi di Platina, che quello era il libro che stavo leggendo.

La vite del resto si va riavendo a poco a poco, ed essendo queste il primo anno in cui cede la malattia, i grappoli dell’uva sono ritenuti come dice questa buona gente cosa santa. Durante il mio soggiorno in Genazzano, furono uccise nei dintorni cinque persone, per il solo motivo di essersi queste permesse di rubare pochi grappoli d’uva. Voglio narrare a questo proposito un fatto, il quale dà