Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/293

I.

La regione alla quale si dà nome Campagna di Roma, ha maggiore o minore importanza, secondo che più o meno se ne allargano, o se ne restringono i confini geografici. In senso ristretto, si dà nome di Campagna di Roma a quel tratto di paese deserto e grandioso, che si stende attorno alle mura della città eterna, e che viene attraversato dal corso dell’Anio e del Tevere, la cui periferia si potrebbe circoscrivere dai punti seguenti: Civitavecchia, Tolfa, Ronciglione, il Soratte, Tivoli, Palestrina, Albano ed Ostia. In più ampio senso, la campagna si stende fino al regno di Napoli ed a suoi confini il Liri od il Garigliano; da questi fino al Sarno, il quale si getta in mare presso Pompei trovasi l’antica Campania, la quale forma la bella provincia che oggidì ha per capo luogo Capua.

La campagna di Roma pertanto non è altro che l’antico Lazio, il quale era disgiunto dai Tusci dal fiume Tevere. La denominazione di Lazio cessò di essere in uso dopo il tempo di Costantino il grande, e vi sottentrò il nome di Campania, che comprendeva nel medio evo buona parte del così detto Ducato Romano. Questa regione fin dai tempi di mezzo si divideva in due parti; la Campagna all’interno, e la Marittima, la quale comprendeva lo spazio lungo il mare fino a Terracina. Per conformazione fisica la è parimenti distinta in due parti, pianura e monti. Le pianure sono propriamente tre, quella attorno alla città attraversata dall’Anio e dal Tevere, la quale ha per con-