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Intanto l’abbazia passava di mano di un Colonna in mano di un altro colonna; figurano nella storia del monastero i nomi più illustri di quella famiglia, e pertanto quelli di Marcantonio Colonna, di Camillo, di Ascanio ultimo cardinale abate. Ascanio viveva pubblicamente nel castello colla sua ganza Artemisia, e ciò con tanta impudenza, che allorquando si doveva assentare, incaricava formalmente l’astuta e bella donna di rappresentarlo in ogni occorrenza che potesse abbisognare per il monastero. Il malcontento generale fece alla fine allontanare i Colonna dal governo dell’abazia, e morto il cardinale Ascanio nel 1608, il Papa l’assegnò al suo proprio nipote, Scipione Caffarelli Borghese, il quale la conservò fino alla sua morte avvenuta nel 1633.

I Colonnesi non lasciarono punto buona memoria in Subiaco, ed il paese non ritrasse neppure vantaggi dal loro soggiorno; rimangono unicamente nel palazzo della rocca alcune stanze che vi fecero costrurre, ed ornare di pitture, nelle quali si scorgono tuttora i loro stemmi.

Nella stessa guisa che nel medio evo, e poi verso la metà del secolo XVI, i Colonna e gli Orsini avevano dominato nella campagna di Roma, presero il loro posto nel secolo XVII, e posteriormente le famiglie recenti di nipoti dei Papi Borghese e Barberini. Desse acquistarono i più cospicui latifondi del Lazio, e li posseggono tuttora. Le città ed i castelli di quella regione, fanno vedere tuttora i palazzi grandiosi ed imponenti di quelle famiglie, alle cui deserte pareti stanno appesi tuttora i ritratti dell’epoca. Si trovano anche nelle piccole città dei monti Ernici, ed io scrivo queste pagine sedendo in mezzo a ritratti di vecchi cardinali, e di belle gentildonne del secolo XVI, e propriamente di fronte all’aspetto ilare di Scipione Borghese. L’età del galante assolutismo, della morale facile, vi è rappresentata dalle parucche incipriate, alle calze di seta, in tutto il suo carattere molle, effeminato, intrigante, ed eminentemente prosaico. I baroni corazzati di ferro del medio evo sono diventari principi comodi, i