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che lo avevano retto fino a quel punto; mentre si andavano spezzando tutti i vincoli civili e politici della società, si riprodusse fra gli uomini il fatto avveratosi di già in principio del secolo IV, della tendenza ad abbandonare il mondo, ad abbracciare la vita solitaria. Benedetto fondò il monachismo in Occidente, e fu con suo contemporaneo più giovane Papa Gregorio Magno, il secondo fondatore della gerarchia romana. Gregorio colla sua distinta intelligenza, riconobbe di quanto gli fosse debitore, descrivendo nel secondo libro de’ suoi dialoghi le gesta del suo compagno, il solitario di Subiaco, il quale tutto ad un tratto liberò l’Occidente dalla dominazione degli ordini bisantini, secondo la regola di S. Basilio, creò un ordine religioso nazionale romano, e spedì suoi allievi in tutte le regioni, per collegarle a Roma.
Benedetto, nato circa il 480 in Nursia della Valeria, venne in età di quattordici anni a Roma, per studiarvi le umanità, se non che colto tutto ad tratto da ardente brama di solitudine, si ritirò nelle fresche gole dei monti Simbrivini, e visse ivi in una grotta assorto ne’ suoi pensieri, ed in continue meditazioni. La località aveva nome Subiaco, ed era nota a Plinio quale villa preziosa di Nerone, che sbarrando l’Anio vi aveva formati tre laghi artificiali, nei quali pescava le trote con le reti di fila d’oro. Le trote vi sono tuttora, e saporite del pari che ai tempi di Nerone, ma i laghi scomparvero durante il medio evo.
All’epoca in cui il giovane solitario colà viveva, non esisteva ancora la città di Subiaco, sorgeva unicamente di già, sulle rovine dell’antica villa di Nerone, un monastero dedicato a S. Clemente, e un monaco di quello, per nome Romano, era quegli che portava il cibo al giovanetto nella sua grotta. Benedetto, finalmente, incoraggiato dalla pia sua sorella Scolastica, uscì come Maometto dalla sua caverna; la fama della sua santità si era di già allargata nei dintorni, e siccome parecchi Romani si erano venuti accostando al giovane anacoreta, questi prese a dettare la regola generale dell’ordine, e ripartì i suoi fra-